Il discorso pronunciato a Ginevra avvia un impegno concreto anche in ambito economico

In occasione del suo tour in Italia a maggio organizzato da Equality Italia, e anche nel messaggio inviato all’Europride di Roma, il consigliere di Barack Obama, Stuart Milk aveva anticipato la posizione della diplomazia americana rispetto alle discriminazioni contro le persone omosessuali, che purtroppo sono molto frequenti nella gran parte degli Stati del mondo. Oggi arriva da parte del segretario di Stato Hillary Clinton una clamorosa e concreta conferma: “ i diritti dei gay sono diritti umani”. “L’essere gay non deve mai essere considerato un crimine”, ha detto la Clinton durante il suo intervento alla sede delle Nazioni Unite a Ginevra, aggiungendo che le tradizioni culturali e religiose di un paese non possono motivare alcuna discriminazione”. L’esponente del governo USA, ha inoltre confermato che saranno sostenuti economicamente tutti gli sforzi da parte degli Stati e delle organizzazioni umanitarie affinché siano protetti e promossi i diritti umani delle persone lgbt.

 Equality Italia, che collabora con la Fondazione Harvey Milk, sottolinea come questa presa di posizione, che avviene dopo un precedente forte discorso del presidente americano, è un nuovo passo avanti rispetto a due questioni fondamentali: la discussione in ambito Onu della proposta di direttiva per l’abolizione del reato di omosessualità, l’avvio di legislazioni in diverse nazioni di leggi a tutela delle persone lgbt. L’impegno dell’amministrazione americana rende evidenti i pregiudizi e le discriminazioni alimentate dalle grandi religioni, prima fra tutte quella cattolica, che proprio in occasione della prima discussione sulla depenalizzazione del reato di omosessualità, tentò in tutti i modi di influenzare negativamente gli Stati membri dell’Assemblea.

 

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