Nunzio Galataino“Non posso come omosessuale cattolico sottovalutare le parole pronunciate oggi da monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, esser definito, come tutte le persone che da decenni si battono per il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali e di fatto eterosessuali, come uno che propone “terrorismo linguistico e opera forzature ideologiche”, mi colpisce direttamente al cuore e, mi fa pensare che le parole pronunciate da papa Francesco “chi sono io per giudicare un gay?”, non siano condivise dalla gerarchia cattolica italiana. CONTINUA A LEGGERE

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