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“LAICITA’, RELIGIONI E FAMIGLIE”. Dal registro delle coppie di fatto ai luoghi di culto

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Gruppo Consiliare del Partito Democratico – Equality Milano

“LAICITA’, RELIGIONI E FAMIGLIE”

Dal registro delle coppie di fatto ai luoghi di culto

MARTEDI’ 17  APRILE  DALLE 17.00 ALLE 19.00 


PRESSO SALA ALESSI DI PALAZZO MARINO

saranno presenti:

MARILISA D’AMICO, civilista e consigliere comunale a Milano
MARIA GRAZIA GUIDA, vicesindaco del Comune di Milano
AURELIO MANCUSO, presidente di Equality Italia
BARBARA POLLASTRINI, deputato 
MARIA CARMELA ROZZA, capogruppo del Partito Democratico di Milano

Consulta Milanese per la Laicità delle Istituzioni, Donatella De Gaetano, coordinatrice
Noi Siamo Chiesa, Vittorio Bellavite, coordinatore nazionale
Comunità Ebraica di Milano, Daniele Nahum, vicepresidente
CAIM coordinamento delle associazioni islamiche, Sumaya Abdel Qader, direttivo esecutivo
Chiesa Evangelica Valdese di Milano, Giuseppe Platone, pastore
Chiesa Evangelica, Ricco Tocco, pastore presidente Conferenza Evangelica Lombardia
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai Lombardia, Marita Bombardieri, membro del consiglio Nazionale
modera: ROSARIA IARDINO, portavoce Equality Milano e Equality Salute

 

per maggiori informazioni clicca qui o scrivi a: milano@equalitymilano.it /

tel 3462369148


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A scuola di diritti – Per uscire dalla Crisi

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L’associazione Equality Italia, l’associazione socio-culturale Haruka, l’associazione universitaria Nike, la Facoltà di Giurisprudenza di Catania organizzano

Direzione diritti civili – Per uscire dalla crisi“,

in programma per Lunedì 2 aprile alle 18.00 nell’aula 1 della Facoltà di Giurisprudenza di Catania.

Conferenza sul tema dei diritti civili al tempo dello spread. Interverranno l’ On Anna Paola Concia, il Dott. Aurelio Mancuso ( Presidente Equality Italia) , il docente di sociologia dei processi culturali e comunicativ Graziella Priulla, il Prof Salvatore Amato(docente di Filosofia del Diritto e mebro del Comitato Nazionale per la Bioetica, il progessore ordinario di filosogia del diritto e membro del comitato Nazionale per la Bioetica Prof Salvatore Amato, il dott. Ernesto De Cristoforo (Ricercatore di Storia del diritto medievale e moderno), e gli studenti Elena Caruso e Giulio Seminara per l’associazione Nike

Per info: info@equalityitalia.it / gruppo facebook / clicca qui per il programma completo

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Equality Italia: importantissima l’apertura di Casini (UDC) sui diritti delle coppie gay

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A Otto e Mezzo di Lilli Gruber, Pier Ferdinando Casini leader dell’UdC per la prima volta si dice d’accordo nel riconoscere diritti alle coppie gay, in particolare ha parlato del diritto all’eredità. Naturalmente sul matrimonio gay, l’esponente politico del terzo polo, mantiene la sua contrarietà, ma non può sfuggire che dopo anni di indisponibilità ad avviare qualsiasi confronto, questa dichiarazione abbatte il muro eretto dalla formazione cattolica più avversa rispetto al riconoscimento giuridico delle coppie gay. E’ evidente che la sentenza della Corte di Cassazione, e l’orientamento positivo espresso dall’opinione pubblica ha contribuito a un cambiamento di toni e di posizionamento. Bene, è importantissimo che in Parlamento ci sia un ampio schieramento trasversale che sia disponibile a discutere della materia.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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Equality Italia: i gay hanno diritto a vita familiare come coppia, la cassazione sbugiarda tutti i reazionari d’Italia.

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Pur non potendo accettare la trascrizione del matrimonio contratto all’estero da una coppia di omosessuali, perché non ha effetti nel nostro ordinamento, la Corte di Cassazione smonta pezzo per pezzo tutte le posizioni portate avanti in questi anni da vari esponenti del centro destra e del centro sinistra italiani. La Corte afferma con chiarezza che la diversità di sesso per sposarsi non è più un requisito indispensabile, e che le coppie gay hanno “come i coniugi, il diritto ad una ”vita familiare” e ad esigere e a far valere per questo il diritto ad un ”trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata” E la Cassazione, così come la Corte Costituzionale invita il Parlamento ad agire ed approvare una normativa sulle coppie gay. Si tratta di una sentenza importante e che smentisce tutte le stupidaggini giuridiche proposte da una classe politica ignorante e culturalmente più vicina ai regimi islamici che alle democrazie mature europee.

Aurelio Mancuso Presidente Equality Italia

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Equality Italia: necessario un nuovo matrimonio per tutti

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Quello che per la politica italiana è incomprensibile nel resto delle democrazie mature è dibattuto da decenni sia tra i progressisti e sia tra i conservatori. Il modello del matrimonio civile, mutuato dalla tradizione religiosa, è profondamente cambiato. Se per le gerarchie religiose, specie quelle cattoliche, il matrimonio è indissolubile, e prevedeva un tempo, la figura del marito come superiore a quella della moglie, per le leggi statali, così come si sono modificate negli anni, il matrimonio è un contratto non indissolubile e di cui è regolata la risoluzione. In Italia a causa di una visione ideologica ipocrita, quando si parla di matrimonio si evoca nei fatti quello cattolico, mentre nella realtà quello che è ormai sta diventando predominante (al nord è già maggioritario) è il matrimonio civile. Purtroppo nel nostro Paese siamo in forte ritardo rispetto all’adeguamento di questo contratto, che oggi è vetusto e confuso. Per questo la discussione dovrebbe incentrarsi non sul matrimonio gay, ma sulla riforma dell’istituto matrimoniale, sul divorzio breve (di cui timidamente è stato avviato l’iter parlamentare), sul diritto di famiglia, sulle tutele dei minori. Anche una legge intermedia, che riconoscesse diritti e doveri alle coppie gay, (che in Italia sarebbe comunque un primo importante passo) non risolverebbe due questioni fondamentali: la riforma generale dei contratti matrimoniali, il riconoscimento dell’uguaglianza formale e sostanziale. Di questo dovrebbero discutere destra e sinistra, cattolici e laici, abbandonando l’uso strumentale del tema matrimonio gay, per combattere battaglie demagogiche di cui la società concreta non avverte la necessità.

Aurelio Mancuso – presidente Equality Italia

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