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25 novembre: cari maschi cerchiamo di guarire

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stop femminicidioCari maschi eterosessuali, mariti, fidanzati, fratelli, padri, zii, compagni di classe, oggi è il giorno in cui potete riflettere rispetto ai gravi problemi che avete. Siete malati di machismo, volontà di dominio, di possesso.

Riempite di fiori e attenzioni e poi quando conquistate la preda, la avvolgete del vostro amore egoista che relega la vostra conquista a lavare i vostri panni, allevare i vostri figli, cucinare, fare la spesa, rendervi presentabili, perché siete pigri e mollettoni. La violenza è fisica, uccide, stupra, ferisce, è psicologica e subdola si ammanta di concessioni di dolcezza e di finte parità elargite dai vostri troni-divani.

Non siete tutti uguali, molti stanno cambiando, ma ricordatevi: avete millenni da scontare e tutto ciò che oggi siete obbligati a cedere, è stato strappato con il sangue non vostro. Le vittime siete voi, e per diventare davvero persone il percorso è lungo e merita un’occasione, senza cedimenti…………….. (continua) Continua a leggere

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LGBTQ, LE LETTERE SCRITTE E NON DA AURELIO MANCUSO

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Aurelio-Mancuso-aureliomancusioitdi Katia Ippaso

Bimestrale Alternative per il Socialismo diretto da Fausto Bertinotti

Se l’oggetto del discorso è il Movimento Lgtbq  (Lesb/gay/trans/bisex/queer), allora diventa determinante partire dai soggetti. Perché questo non è un tema qualunque di cui si può discutere astrattamente. Qui ogni ragionamento ha un peso in senso anche fisico, nel senso che ogni parola – che sia essa inventata, abusata, spezzata, glorificata o ripescata dal sommerso e ripetuta fino alla nausea -, ecco, proprio ogni parola in questa vicenda è avvitata alla storia dei corpi, ai vissuti, alle scelte di ogni singolo individuo. Come si fa a dialogare con Aurelio Mancuso, per esempio, presidente di Equality Italia (rete di promozione di tutti i diritti civili), ex segretario ed ex presidente dell’Arcigay (dal 2001 al 2010), giornalista e attivista di area bersaniana, studioso di teologia, gay dichiarato e cattolico del dissenso, senza partire dalla sua stessa biografia, da quel lontano 1994 in cui decise di buttare una piccola bomba nell’ambiente valdostano scrivendo un articolo dal titolo Io minoranza in cui dichiarava di essere omosessuale (e questo avveniva non altrove, nella emancipata Inghilterra o negli States, ma proprio nel suo luogo d’origine e d’appartenenza)? (altro…)

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Il 22 maggio: Insieme a Josefa, ma niente leggi speciali – settimanale gli Altri

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josefa idem

di Aurelio Mancuso

La nuova ministra Josefa Idem ha deciso di avviare un confronto ampio sul tema della violenza e delle discriminazione in ragione del genere, dell’orientamento sessuale e identità di genere, promuovendo per il prossimo 22 maggio una giornata insieme a tutte le reti e realtà associative impegnate in questa difficile battaglia. Dopo la vicenda della rimozione dell’esponente del Pdl Biancofiore da sottosegretaria alle Pari Opportunità, la ministra ha certamente compreso che il suo dicastero, a torto valutato come marginale, è invece l’avamposto istituzionale di un tema complicato e sempre esposto all’attenzione dei media. Quindi, centri anti violenza, telefoni amici, linee gay, femministe, sindacati, gruppi trans, come aveva pensato già a suo tempo Barbara Pollastrini, possono confrontarsi e condividere un’azione efficace. L’attenzione c’è tutta e la continuativa sequela di uccisioni di donne, di violenze di tutti i tipi perpetrate da mariti, fidanzati, ex, conoscenti, non può concedere indugi, ne affidarsi ai soliti appelli dei mass media, che alla lunga diventano stanchi rituali. La violenza sulle donne, l’omofobia e la transfobia delittuose, hanno radici comuni e differenze importanti. Il dominio del maschio eterosessuale su tutto ciò che per diritto divino e potenza della storia millenaria di supremazia, deve incarcerare ai suoi voleri le donne e le persone lgbt. Troni e Altari, filosofie e regimi dittatoriali, democrazie immature e uso strumentale delle conoscenze, hanno tramandato per le donne la sudditanza, per le persone lgbt il buio della clandestinità. (altro…)

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Potrà un inserto sulle donne cambiare il Vaticano? – settimanale gli Altri

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di Aurelio Mancuso

Con un’immagine ispirata alla Festa della Visitazione tratta da un quadro di Isabella Ducrot, si presenta la nuova straordinaria avventura dell’Osservatore Romano, che ogni ultimo giovedì del mese, pubblicherà l’inserto “Donne, Chiesa, Mondo” curato da Lucetta Scaraffia e Ritanna Armeni. Per la prima volta nella sua lunga storia il quotidiano del Vaticano dedica alle donne un inserto mensile che sarà da seguire con attenzione. Superato l’inevitabile stupore che una donna non credente, femminista, della sinistra critica intellettuale italiana, sia stata chiamata, insieme a Lucetta Scaraffia, a dirigere un tale prodotto editoriale, bisognerà addentrarsi con curiosità, per comprendere senza pregiudizi, qual è il segnale di tale avventura. (altro…)

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Una firma ci assolverà. Ecco perché l’appello di Snoq piace (anche) ai maschi – Gli Altri

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di Aurelio Mancuso

Noi maschi siamo gli assassini che una volta ogni tre giorni nel nostro Paese ammazzano una donna, nella maggioranza dei casi una moglie, una fidanzata, un’ex. Solo il 10% degli uomini italiani che sono sposati o convivono con una donna, cucina e lava i piatti, il 20% aiuta nelle faccende domestiche. Noi uomini abbiamo plasmato per millenni società a nostra immagine e somiglianza, riducendo in schiavitù fisica e intellettuale miliardi di donne. Ci siamo glorificati nel scegliere logotipi femminili che confermassero la nostra benevolenza e superiorità: solo donne pure assurgono agli altari di tutte le religioni, solo le mansuete e le acquiescenti sono state per millenni tollerate nei luoghi del potere. (altro…)

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