Da qualche tempo l’argomento omosessualità appassiona anche i procuratori della Repubblica che intervengono per dichiarare che anche dentro le mafie esistono i gay, che la realtà è ormai scoperta, e così via. Dopo il mondo dello spettacolo, della moda, della politica, (mai della vita reale dove milioni di gay stanno come tutti gli altri) arriva il mondo delle mafie. Di ieri l’ultima dichiarazione attribuita al procuratore generale Enzo Macrì, ex procuratore nazionale antimafia, che intervenendo a KlausCondicio, ha dichiarato “Non è che un boss possa fare coming out in modo plateale. L’omosessualità nella mafia è ancora un tabù sotto il profilo del costume, ma il grande boss può permettersi di essere omosessuale senza temere di essere ucciso. Dipende dai rapporti di potere: i mafiosi di piccolo calibro devono tenersi nascosti altrimenti vengono espulsi anche in maniera violenta. (altro…)

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