0

Omofobia: l’arroganza del Pd, le furbizie di Francesco – settimanale gli Altri

-

gli altridi Aurelio Mancuso

Nel giro di pochi giorni il tema dell’omofobia, della tutela e rispetto di milioni d’italiani è tornato ad essere al centro della discussione pubblica. Accade sempre così, quando c’è un pestaggio, oppure un politico ha voglia di fare una battutaccia esplodono polemiche e poi tutto torna nell’oblio. Questa volta però alla Camera dei Deputati è stata approvata la norma che estende le tutele della legge Mancino anche per omofobia e transfobia e dall’altra papa Francesco ha evocato la necessità di un diverso atteggiamento della chiesa nei confronti delle donne, dei divorziati, degli omosessuali. Per quanto riguarda la legge, che ora dovrà affrontare un difficile iter al Senato, a fronte di un positivo risultato, ovvero aver esteso le aggravanti per gay e trans, il Pd è riuscito in un disastro politico nei confronti della comunità lgbt, per aver ceduto alle pressioni dei suoi deputati cattolici e quelli di Scelta Civica, introducendo un emendamento sulla libertà di espressione. Saranno ora i giuristi (alacremente all’opera) a misurare dal punto di vista normativo il danno, ma ciò che conta è un dato politico inoppugnabile: non aver voluto alcun confronto con i diretti interessati e aver introdotto specifiche sulla libertà di opinione, mai resesi necessarie in vent’anni di applicazione della Mancino. Quest’arroganza politica, che si evince anche nelle dichiarazioni successive all’approvazione, denotano da una parte la drammatica incapacità per il Pd di affrontare i temi legati ai diritti civili. (altro…)

Share
0

Francesco: sinistra attenta c’è il rischio subalternità – Gli Altri settimanale

-

gli altriLa francescomania è scoppiata dentro le sinistre italiane. Francesco è il papa più simpatico che ci potesse capitare, attivissimo nel spargere bontà e comprensione, non neutrale, a destra e a manca, ha ammantato i mass media e l’opinione pubblica dei suoi gesti e dolci messaggi. Se deve condannare, parla della guerra, se vuole orientare propone la robusta teologia reazionaria su famiglia e morale sessuale, senza però lanciare anatemi e visioni pessimistiche del mondo. Ogni tanto a Francesco il latinoamericano, scappa qualche preoccupazione sulla presenza demoniaca nel mondo, subito accompagnata però da esortazioni alle genti ad abbracciare il Dio gioioso. E’ un’inutile perdita di tempo fornire giudizi su un pontificato appena iniziato, si vedrà nei fatti se Bergoglio rinnoverà la chiesa cattolica, rimuoverà sporcizie e compromissioni, che è facile imputare alla appena passata gestione della struttura gerarchia, più difficile sarà ammettere che è la stessa visione ecclesiologica vaticana a contenere in se i semi della contraddizione. (altro…)

Share
0

I 100 giorni del governo Bergoglio – settimanale gli Altri

-

Papa-Francescodi Aurelio Mancuso

Papa Francesco deve fare i conti con i suoi primi cento giorni di pontificato, se non altro perché i media, tanto innamorati di questo simpatico capo della chiesa cattolica, aspettano frementi le prime vere mosse. Il vescovo di Roma dopo tre mesi di ascolto e discernimento è atteso al varco rispetto alle attese suscitate dopo la sua clamorosa elezione. Gli atti previsti riguardano essenzialmente tre questioni tutte collegate fra loro e che vanno sotto il nome di riforma della Curia. Bergoglio deve scegliere il nuovo segretario di Stato, metter mano all’organizzazione vaticana, dopo gli scandali resi noti dai dossier, intervenire sullo Ior, prima che la magistratura italiana assesti un colpo mortale all’immagine dello Stato di cui è a capo. Le Commissioni sono all’opera, i primi segnali son già pervenuti con alcuni spostamenti di incarico, ma ciò che chiede il popolo di Dio, soprattutto quello potentissimo delle due Americhe e di parte consistente dell’Europa, è una sferzata che deve esser ben percepita in ogni angolo del mondo cattolico. Sullo Ior sembra che il papa stia maturando la convinzione che la sua stessa esistenza sia un lusso che la chiesa cattolica non si può permettere. (altro…)

Share
0

Dieci anni fa la pubblicazione del “Lexicon” il tomo della discordia scoglio morale per papa Francesco

-

Papa-Francescodi Aurelio Mancusosettimanale gli Altri venerdì 10 maggio 2013

Ricorre quest’anno il decimo anniversario della pubblicazione del “Lexicon – Termini ambigui e discussi su famiglia vita e questioni etiche”. Questo tomo, edito a cura del Pontificio Consiglio per la Famiglia e di cui estensione è stata coordinata da un gruppo di studiosi cattolici presieduti dall’allora potentissimo cardinale Alfonso Lopez Trujillo, è stato concepito con uno strumento rivolto agli educatori e docenti cattolici per contrastare l’avanzata delle libertà individuali e dei diritti civili nel mondo. Al di fuori dell’Italia l’opera scatenò roventi polemiche dentro e fuori la Chiesa. Nel nostro Paese, a parte un’indignata reazione del movimento omosessuale, per cui per esempio l’Agedo (associazione dei genitori di figli omosessuali) denunciò alla Procura della Repubblica il cardinale Trujillo, che però archiviò immediatamente il procedimento, quasi nessun media italiano ne ha voluto parlare né dare voce al dissenso rispetto a una pubblicazione oscurantista. L’intenzione di quest’abecedario sulla morale sessuale è quella di confutare, scegliendo ben settantasette temi, tutto l’impianto culturale, sociale, politico, scientifico,  condiviso soprattutto dalle democrazie occidentali, dalle istituzioni internazionali, persino dalle agenzie dell’Onu. L’esigenza di questa pubblicazione condivisa da molti cardinali, tra cui Ratzinger allora a capo della Congregazione per la dottrina della fede (l’ex Sant’Uffizio), è l’estrema visione di avversione puntuale rispetto alla modernità e in particolare sulla morale sessuale. (altro…)

Share
0

Papa Francesco: non chiamatelo progressista – settimanale gli Altri

-

Papa-Francesco

E sui gay è nel solco della tradizione

di Aurelio Mancuso

Ci sono diversi fraintendimenti che vanno chiariti. In primo luogo l’elezione del papa Francesco non è per ora  un segnale di concreto mutamento della complessa realtà che va sotto il nome di chiesa cattolica. Ho già chiarito in altro articolo che un papa non può da solo smontare, se mai lo volesse, un’organizzazione che ha nell’esistenza dello Stato Vaticano  il peccato storico di una chiesa-potere che il Concilio Vaticano II ha tentato timidamente di mettere in discussione. Da un arcivescovo latino americano, gesuita, rigorista e dalle visioni morali e sociali tutte intrise di conservazione, cosa ci si può attendere? Un altalenante ambiguità tra la necessità di modernizzare (che per la sua mentalità si ispirerà a un tentativo di rielaborazione della chiesa patristica) e una proposizione pastorale di concetti conservatori in materia di libertà, secolarizzazione, diritti civili. Un fermo e duro sostenitore dei fondamenti su cui poggia una chiesa da riformare, ma di cui non mettere in discussione alcuni pilastri, su cui convergono tutte le anime politiche e teologiche del collegio cardinalizio. Per questo bisogna mettere sull’avviso tutti i superficiali commentatori che indicano Bergoglio come “progressista”. (altro…)

Share