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Matrimoni gay: Ignazio Marino ride, ma non è mica scemo – il Manifesto

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il-manifesto-logodi Aurelio Mancuso

La destra romana è attonita, la sinistra plaudente con moderazione, il movimento lgbt scavalcato in radicalità. Il diavolaccio di Ignazio Marino ha ancora spiazzato tutti trascrivendo sedici matrimoni omosessuali celebrati all’estero. Hai voglia a dire, come fa Alfano, che è un gesto illegale, che il Prefetto di Roma, cancellerà gli atti, rimane un avvenimento politico mondiale, ripreso in ogni dove: nel centro nella cattolicità per la prima volta le famiglie gay sono arrivate fino all’anticamera dell’aula dove si celebrano i matrimoni eterosessuali. Marino, l’amico del cardinale Martini, il sindaco che ha buon dialogo con Bergoglio, ha messo in riga tutti, infischiandosene delle scomuniche del Vicariato (nel gioco delle parti erano inevitabili), delle sceneggiate di sparuti gruppi di irriducibili fascisti, di un centro destra istituzionale, che rabbiosamente ulula denunce e ricorsi. La sua maggioranza, che a giorni dovrà affrontare in Consiglio 5mila emendamenti presentati da Alemanno e soci, sulla delibera d’istituzione del Registro sulle Unioni Civili, mostra il volto della soddisfazione, per nascondere la preoccupazione. (altro…)

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Unioni gay, c’è la legge ma senza reversibilità

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diritti al cuore

diritti al cuore

L’oggetto del desiderio si sta finalmente materializzando per milioni di omosessuali italiani? Difficile dirlo con certezza, perché per ora è avvolto dal mistero della predisposizione tecnica degli esperti di palazzlo Chigi. L’annuncio di ieri della presentazione a giorni di un disegno di legge sulle unioni civili di tipo tedesco, che esclude le coppie eterosessuali conviventi, è il classico sasso gettato nello stagno. L’istituto tedesco non è il matrimonio egualitario, limita la questione dell’adozione alle stepchild adoption, ovvero alla possibilità per il genitore non biologico di poter adottare il bambino all’interno della coppia omosessuale, ma è chiaro che se diventasse realtà, di colpo l’Italia uscirebbe dall’autarchia delle discriminazioni contro le coppie gay. A differenza del ddl Cirinnà, la proposta del governo escluderebbe tutele per le coppie conviventi eterosessuali. Ciò non deve stupire perché nella gestione dei vari equilibri che reggono l’attuale maggioranza, gioca anche la necessità di evitare un conflitto con la Chiesa su un tema assai sensibile.  (CONTINUA A LEGGERE) 

Cronache del Garantista. Ed 16/10/2014. Di Aurelio Mancuso 

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Sinodo: come gay cattolico avverto una attenzione nuova

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card-Péter-ErdőNella “Relatio post disceptationem” del Relatore generale, Card. Péter Erdő, svolta questa mattina al Sinodo straordinario sulla famiglia, leggo, dopo tanti anni di condanne e chiusure, parole  nuove che mi riempiono il cuore di gioia. Alla Chiesa non si possono domandare adesioni a normative come il matrimonio egualitario o le unioni civili, che spettano allo Stato, ma di superare una discriminante esclusione dei cattolici omosessuali.Per questo accolgo con speranza l’affermazione contenuta nel documento che dice: “La questione omosessuale ci interpella in una seria riflessione su come elaborare cammini realistici di crescita affettiva e di maturità umana ed evangelica integrando la dimensione sessuale: si presenta quindi come un’importante sfida educativa.” Finalmente la chiesa si interroga e pone le basi per un confronto interno che riconosce la dignità della condizione omosessuale e si spinge addirittura a dire: “Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partner. (altro…)

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Lui muore, Il marito diventa vedovo. Ma senza tutele.

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LOGO-GARANTISTA-450Di Aurelio Mancuso – Il Garantista      14 Settembre 2014

Sei il vedovo, ma non hai diritto alle tutele sociali. Questa è la curiosa conclusione di una vicenda che ci aiuta a capire come, anche nel nostro paese migliaia di cittadine e cittadini vivano sostanzialmente un apartheid di tutele. Per 45 anni Fred e George sono stati una coppia dell’Arizona, l’estate scorsa hanno deciso di sposarsi in California e purtroppo poco dopo George è morto di cancro. Il suo sposo, compagno di una vita ha cercato di farsi riconoscere i sussidi sociali previsti negli Usa, un giudice dell’Arizona l’ha autorizzato a farsi indicare sul certificato di morte come coniuge, ma siccome la normativa sui sussidi è federale, non potrà accedere ad alcuna tutela. (altro…)

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Lo stigma che pesa su gay. Per questo si suicidano

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Di Aurelio Mancuso – 13 Settembre 2014

Gli adolescenti e giovani omosessuali sono due volte più inclini al suicidio rispetto ai loro coetanei eterosessuali. Con una serie di dati Vincenzo Lingiardi ordinario dell’Università la Sapienza di Roma, psichiatra e scrittore divulgatore di numerose ricerche in materia, ha esposto le sue tesi nell’ambito di un simposio internazionale sul dramma dei suicidi. La notizia non stupisce chi da anni segue con attenzione l’evoluzione di un fenomeno che racconta la sofferenza di migliaia di ragazzi italiani schiacciati da un diffuso stigma sociale e un’avversione proclamata da un vasto schieramento politico, culturale e religioso. (altro…)

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