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Caro Monti, ma quale consenso? Sembri il duce

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Egregio presidente del Consiglio Mario Monti,

la dichiarazione di oggi, secondo cui, lei ha il consenso e i partiti no, è una bella scivolata nell’autoritarismo più becero. Noi cittadine e cittadini italiani, ogni giorno malediciamo i partiti che votiamo o che non riusciamo a votare, ma ci ricordiamo che esiste una Costituzione che affida a questi strumenti essenziali per la democrazia, un compito preciso: organizzare le idee e le aspirazioni delle persone e cercare di renderle concrete attraverso il lavoro istituzionale, primo fra tutti quello legislativo.

Insomma, non vorremmo renderle la giornata difficile e amara, ma lei non ha ricevuto un voto popolare, è assurto alla carica di presidente del Consiglio, nel pieno rispetto delle disposizioni costituzionali, forzando politicamente un quadro parlamentare certamente debole e inadeguato, pur sempre legittimato a sostenere un governo, che a noi non piaceva, eletto democraticamente dal popolo.  continua a leggere

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Equality Italia: “No alle lesione del Diritto costituzionale di manifestare. Si a misure di tutela.”

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Tra le proposte avanzate ieri dal Ministro degli Interni Roberto Maroni per prevenire e reprimere le violenze nelle manifestazioni, c’è quella che prevede il pagamento di una fideiussione da parte degli organizzatori di cortei. Questa misura lede esplicitamente il diritto costituzionale a manifestare e se fosse approvata, impedirebbe nei fatti a tutti i soggetti politici e sociali non in grado di affrontare una spesa elevata, si parla di centinaia di migliaia di euro, di organizzare manifestazioni. S’introdurrebbe così una palese violazione dell’articolo 17 della Costituzione, che reinterpreterebbe in chiave censitaria un diritto fondamentale. continua a leggere

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