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Manovra del governo: quale equità se l’Ici la paga il popolo e non la gerarchia cattolica?

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In queste ore il Governo sta definendo i pesanti provvedimenti che dovrebbero, secondo le intenzioni, colpire tutti gli strati della popolazione in modo equo. In particolare si parla della reintroduzione dell’ICI per la prima casa, che come si sa non è un bene di lusso, ma per la gran parte delle famiglie italiane rappresenta quel minimo di sicurezza sociale, acquisito con anni di duri sacrifici. Appunto, tanti sacrifici che hanno il diritto di essere rispettati, quindi, di essere accompagnati con il superamento di odiosi privilegi che riguardano certamente il ceto politico, le cariche amministrative e istituzionali, le nomine in ambito finanziario ed economico, fino ad arrivare agli stipendi e le pensioni d’oro. Ma l’equità in questo Paese riguarda anche la Cei, proprietaria di un immenso patrimonio immobiliare, che come hanno dimostrato diverse inchieste giornalistiche, in parte è camuffato da risorsa utilizzata per il culto, in verità fa concorrenza scorretta nel settore turistico, in particolare alberghiero e della ristorazione. Questo patrimonio è esente dalla tassazione che colpisce tutti i cittadini, cui si somma, grazie agli accordi concordatari, una detassazione di tutti i beni e i servizi appartenenti al Vaticano in suolo italiano. Sarebbe stato importante se la Cei avesse fatto un gesto di disponibilità, in sintonia con gli appelli rivolti dai vescovi italiani rispetto alla necessità di misure eque e commisurate ai redditi e ai beni dei cittadini, di pagare il dovuto allo Stato. Invece ciò non è avvenuto. Equality Italia si appella al presidente del Consiglio affinché la parola “equità” non rimanga solamente una buona intenzione che si ferma davanti a posizioni di privilegio non più sopportabili, soprattutto quando a goderne, sono enti che a parole predicano la sobrietà e la giustizia, e poi invece sottraggono centinaia di milioni all’Erario.

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Equality Italia: Monti spieghi le linee di governo sulla prevenzione Hiv

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“Non e’ ammissibile che il ministero della Salute possa aver sollecitato una posizione del genere e, ancor piu’ grave, che sia stato sollecitato un orientamento del genere all’interno della tv pubblica. Se governo tecnico significa che i singoli ministri possono portare avanti i propri convincimenti religiosi, allora il premier Monti spieghi con trasparenza come il suo governo intende impegnarsi sulla prevenzione all’Hiv e su altri temi legati alla salute”. continua a leggere

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Maxi condom in piazza Montecitorio per la giornata mondiale contro l’AIDS (video)

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Un enorme preservativo arancione e’ stato posizionato questa mattina davanti a Montecitorio, per chiedere ai nostri politici di fare piu’ campagne di prevenzione e sottolineare l’importanza del profilattico per difendersi dall’Aids, e non solo. Il sit-in e’ stato organizzato da Network persone sieropositive (Nps) Italia onlus, Equality Italia e Gay Center, proprio nel giorno della Giornata mondiale contro l’Aids. “Ieri c’e’ stata una delle prime uscite del ministro Balduzzi. continua a leggere e guarda i video

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Aids: domani 1 Dicembre mega condom in piazza Montecitorio. Il governo investa su prevenzione

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Domani, giovedì 1 dicembre alle ore 10 un grande condom di 4 metri sarà esposto a Montecitorio in occasione della giornata internazionale per la lotta all’Aids. Un flash mob promosso da Equality Italia, rete per i diritti civili, Nps Network Persone Sieropositive e Arcigay Roma che saranno davanti al Parlamento per chiedere ‘Più prevenzione, più salute’, distribuendo preservativi e lanciando un appello al premier Mario Monti e al governo perché dimezzino i costi dei preservativi, che in Italia è tra i più alti al mondo.

 “Nel nostro paese crescono i casi di diffusione di hiv e di malattie a trasmissione sessuale nell’indifferenza generale e nella distrazione della politica che da anni non programma sulla prevenzione – afferma Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia – e i casi di infezione aumentano soprattutto tra i più giovani e le donne: un vero allarme sociale, nonostante siano passati 30 anni dalla scoperta del virus. Il Governo Monti, per risparmiare sui costi della sanità, investa nella prevenzione. Dimezzare entro tre anni le nuove infezioni da HIV tramite prevenzione e campagne mirate consentirebbe di risparmiare decine di milioni di euro  ogni anno”.

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Governo Monti: importante segnale sull’Integrazione e le Pari Opportunità

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Roma, mercoledì 16 novembre 2011. Il Governo presentato oggi dal Presidente del Consiglio Mario Monti sarà giudicato dal programma e dai fatti che ne conseguiranno. E’ comunque importante registrare una decisa discontinuità rispetto alla passata compagine governativa sui temi dell’immigrazione e della convivenza. La nomina di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, a Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione rivela una volontà politica precisa a impegnarsi finalmente in modo serio in direzione del riconoscimento del contributo economico e sociale di cui sono protagonisti milioni di persone straniere residenti in Italia. E’ inoltre importante che al Ministro del Welfare, Elsa Fornero, sia stata attribuita la delega per le Pari Opportunità, che al suo interno include anche quella per i Diritti Civili. In questo modo, infatti, un ministero strategico collega tematiche che devono esser affrontate insieme: diritti sociali e civili. Naturalmente ora bisognerà attendere di conoscere le intenzioni dei Ministri citati e speriamo a questo proposito di poter avviare una proficua collaborazione

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Equality Italia, parlamento più libero di affrontare discriminazioni e diritti civili

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Mara Carfagna “Il muro contro muro che si è registrato in questi anni rispetto ai diritti civili e alle tutele potrebbe, in questa fase di decantazione e di oggettiva collaborazione tra forze assai differenti, permettere quel lavoro trasversale nelle aule parlamentari affinché questioni, a volte artatamente sbandierate come fonte di divisione, così necessario affinché milioni di persone possano finalmente essere tutelate”. Lo dichiara in una nota Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia.

“Nel ringraziare – aggiunge Mancuso – il ministro Mara Carfagna per il suo lavoro e per avermi voluto invitare al suo saluto di commiato, voglio ricordare che nel programma di governo non vi era alcun cenno rispetto a questi temi. Nonostante questo, il ministro ha intrapreso continua a leggere

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