Aurelio Mancuso è un attivista per i diritti LGBT , giornalista e politico italiano è stato presidente nazionale di Arcigay ed ora presidente – fondatore di Equality Italia, rete trasversale sui diritti civili-

A 14 anni si iscrive alla FGCI di cui diventa segretario regionale dal 1981 al 1986. Nel frattempo è uno degli animatori del movimento dei Comitati per la Pace. In quegli anni riveste infatti, anche l’incarico di responsabile per il nord Italia dei CIP, di cui redige come primo firmatario il manifesto di fondazione. Nel 1988 entra a far parte della Segreteria regionale valdostana del Partito Comunista Italiano e poi di quella del Partito Democratico della Sinistra e dei Democratici di Sinistra, come responsabile della stampa e propaganda, e successivamente come responsabile dell’organizzazione delle campagne elettorali.

Sempre negli anni ottanta con un gruppo di familiari di ragazzi tossicodipendenti dà vita all’Associazione “Il Germoglio”, un gruppo di intervento contro la droga. Organizza insieme a esponenti delle Comunità terapeutiche e di politici impegnati nel settore (Don Luigi Ciotti, Luciano Violante, Luigi Cancrini), diverse iniziative sociali attraverso campagne che hanno una risonanza nazionale (Droga Blehh 1988).

Si occupa inoltre, della vita carceraria organizzando alcune iniziative per aprire alla società le strutture detentive, attraverso l’organizzazione di convegni, corsi, concerti all’interno dell’Istituto di pena valdostano. Nel 1990 assume la direzione del settimanale della sinistra valdostana “Le Travail” di cui cura la redazione fino al 2001. Giornalista pubblicista, collabora con diverse testate locali e nazionali e diventa responsabile di settore del settimanale “Il Corsivo du pays d’Aoste”.

Coming out, presidenza di arcigay e attività nel movimento LGBT

Nel settembre 1994 in un editoriale pubblicato appunto su Il Corsivo, rende pubblica la propria omosessualità, che suscita in tutta la regione una forte campagna stampa. Nel gennaio 1995 si tiene la prima riunione di un gruppo di gay e lesbiche valdostani ed il 9 marzo dello stesso anno nasce l’Associazione 28 giugno Arcigay-Arcilesbica, di cui Mancuso viene nominato presidente. Dopo il 9º Congresso nazionale Arcigay viene nominato nella Segreteria nazionale con la funzione di Tesoriere e successivamente assume l’incarico di Responsabile dei rapporti con i Circoli.

Nel 2000 assume l’incarico di Portavoce nazionale del Coordinamento degli Omosessuali dei DS. Durante la sua gestione il Cods conduce alcune battaglie tra cui: il coinvolgimento dei DS nella difesa del World Pride Roma 2000, la campagna per la cancellazione del decreto discriminatorio sulla donazione d’organi e del sangue, l’elezione di Gianni Vattimo al parlamento europeo, la promozione della candidatura ed elezione di Franco Grillini alla Camera dei deputati. Dal settembre 2001 ha raccolto l’invito di impegnare le sue energie esclusivamente all’interno dell’Arcigay[senza fonte]. Dal 3 febbraio 2002 è il Segretario Nazionale dell’Arcigay, carica a cui è stato riconfermato nel 2005: all’interno di Arcigay cura i rapporti coi Comitati Provinciali e le Associazioni affiliate.

Nel dicembre 2006 ha deciso di uscire, con una lettera al segretario DS Piero Fassino dal partito cui era iscritto da 25 anni, per protesta contro l’appiattimento del partito sulle posizioni cattoliche sulle questioni legate al mondo LGBT.

Dal 13 maggio 2007 al 14 febbraio 2010 è stato presidente nazionale di Arcigay.

L’11 marzo 2010 con una lettera pubblica al segretario nazionale del PD Pier Luigi Bersani entra nel Partito Democratico.

Presidenza Equality Italia

Il 6 ottobre 2010 fonda l’associazione Equality Italia, che si prefigge lo scopo di divenire “la prima lobby italia sui diritti civili”, e ne diventa presidente.