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“Love is Right”, in piazza contro l’omofobia – video repubblica.tv

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“Love is Right – Diritti senza compromessi”. Il video promuove la manifestazione nazionale di sabato 7 dicembre in piazza dei Santi Apostoli, a Roma, per chiedere l’uguaglianza dei diritti per le persone gay, lesbiche e transessuali. Le associazioni che compongono il movimento Lgbt (Agedo, Arcilesbica, Arcigay, Certi Diritti, Equality Italia, Famiglie Arcobaleno e Mit-Movimento Identità Transessuale) hanno scelto di scendere in piazza per rivendicare un sistema di leggi che garantisca le libertà, l’autodeterminazione e i diritti civili.
Testimonial della campagna Claudia Gerini, Valeria Solarino, Giulia Michelini, Anna Falchi, Chiara Caselli, Marco Cocci, Giorgio Marchesi, Alessandro Tiberi, Fabrizio Falco, Filippo Nigro, Alessandro Roja, Michele Venitucci, Andrea Napoleoni, il regista del video è Marco Simon Puccioni

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Rap di Bolla Gee sull’intervista di Giovanardi a Radio24 Kissing Girls

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Ricordate? La famosa intervista che Roberta Giordano conduttrice della trasmissione “Non ci sono più le mezze stagioni” di Radio 24 che qualche mese fa intervistò Giovanardi che disse “Due donne che si baciano per strada? E’ come uno che fa la pipì in pubblico”? Il nostro si lanciò anche in altre perle di saggezza come “Ci sono organi costruiti per ricevere e organi costruiti per espellere“. “Ci sono anche faccende delicate” “ci sono infatti problemi di batteri, eccetera eccetera, che richiedono una grande attenzione nel momento in cui si fanno certe pratiche. Onde evitare malattie, eccetera eccetera. Quindi nel momento del’educazione sessuale nelle scuole, è normale, corretto e fisiologico dare un modello: gli organi dell’uomo e della donna sono stati creati per certe determinate funzioni. E non è altrettante naturale il rapporto tra due uomini o due donne”. Giovanardi si è indispettito per l’eco negativo delle sue affermazioni e ha fatto un esposto alla giornalista presso l’Ordine dei Giornalisti, che l’ha sentita il 12 luglio, e che a breve si pronuncerà..Per intanto godetevi questa artigianale canzone che trovo molto carina 🙂

 

 

 

 

 

kissing girls (1)

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Equality Italia a congresso, l’Italia riparta dai Diritti (con gallerie)

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Aurelio Mancuso riconfermato alla presidenza dell’associazione.

“L’Italia riparta dai diritti”. E’ l’augurio formulato da Aurelio Mancuso, confermato presidente di Equality Italia, la rete trasversale per la promozione dei diritti civili, nel corso del Congresso che si è tenuto oggi a Roma all’Auditorium di via Rieti. L’associazione ha riunito iscritti, simpatizzanti e i componenti del Comitato d’Onore in una giornata di dibattito e confronto bipartisan.

Il Congresso si è aperto con un messaggio di saluto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a cui si è aggiunto quello del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani, che ha annunciato gli impegni e le proposte del Pd per i diritti civili, a partire dal riconoscimento delle unioni civili per le coppie gay. continua a leggere

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Evento: Chi ha paura dei diritti?

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A Firenze,  sabato 15 ottobre, presso la SALA DELLE MINIATURE,  PALAZZO VECCHIO,  3° PIANO, si terrà una nuova presentazione del nostro manifesto sui diritti:
Sostegno scolastico per i bambini disabili, biotestamento, unioni civili e diritti lgbt, per fare insieme una fotografia dello stato dei diritti in Italia.
Questi sono i relatori che animeranno il Convegno che si svolgerà nell’arco di tutta la giornata, dalle 10.30 alle 18.  Vi aspettiamo!

Per info www.laicitaediritti.org

 Il Manifesto Gallerie fotografica

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Eventi: Equality Italia presenta il libro “Oltre ogni ragionevole scommessa”, una vittoria sull’handicap

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Equality Italia ha il piacere di invitarvi alla presentazione del libro “Oltre ogni Ragionevole Scommessa” di Elena Grassi, il cui protagonista, il Dr. Stefano Ciatti è un esempio reale di come – nonostante la condizione di disabilità – si possa vivere un’esistenza completa ed intensa, dove la scommessa quotidiana della vita rappresenta un traguardo fondamentale per accettare la propria disabilità.

Interverranno: Mina Welby, Elena Grassi, Stefano Ciatti, Simona Marchini, Simona Clivia Zucchett ed Aurelio Mancuso. Conclusioni a cura dell’On. Sandro Gozi. continua a leggere

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Dibattito alla Festa Democratica Nazionale di Pesaro 2011 : Uguali e diversi nell’Italia che deve cambiare

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anna paola concia    “Uguali e diversi nell’Italia che deve cambiare” Ne parlano Anna Paola Concia, deputata PD, relatrice del progetto di legge contro l’omofobia, Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, già presidente Arcigay, Angelo Pezzana, fondatore FUORI (fronte unitario omosessuale rivoluzionario italiano), scrittore, Nunzia De Girolamo, deputato PdL, avvocato. Coordina Daniela Preziosi de “Il Manifesto”.
Pesaro, 9 settembre 2011 – Non è un mistero che l’Italia sia il fanalino di coda in Europa in tema di diritti civili, malgrado alcuni grandi città – e Pesaro è fra queste –abbiano istituito un registro delle unioni civili, è solo di poche settimane fa l’ennesima bocciatura del progetto di legge contro l’omofobia, votata però, contro la linea di partito, da alcuni esponenti della maggioranza. La prima domanda è sull’UDC, e sugli scenari di possibile alleanza “Il partito di Casini è un partito complesso, non è solo Binetti e Buttiglione, sull’omofobia alcuni dell’UDC e del PdL si sono astenuti, altri hanno votato contro. Il PD ha detto e dirà parole chiare su questo, starà a loro fare la propria scelta” è la risposta di Anna Paola Concia, mentre Nunzia De Girolamo, dagli scranni opposti del Parlamento puntualizza “l’UDC è un partito conservatore, che va verso il PdL, ma non si diventa più civili sulla base delle alleanze, bisogna essere capaci di superare le differenze per diventare tolleranti con le diversità”.
Per Pezzana, le responsabilità dell’arretratezza in cui si trova il nostro paese sono da ascrivere al Parlamento intero, che accetta una situazione intollerabile, e punta il dito contro quello che definisce “l’asservimento dei politici alla Santa Sede, quando la religione è un fatto privato, che non deve intervenire nella sfera statale”, bollando come “umiliante, retrogrado e offensivo un progetto di legge come i DICO, quando in tutta Europa esiste il PACS (patto civile di solidarietà), che da noi sembra tabù.” L’Italia che vogliamo è quella degli uguali diritti per tutti – omosessuali, immigrati, disabili – dice Aurelio Mancuso “solo unendo tutte le questioni dei diritti e traformandole in battaglia politica in Parlamento si apre la strada al cambiamento. Questo è uno Stato laico, e i laici sono anche credenti, il nostro dovere è risvegliare le coscienze, è in atto un arretramento culturale che emblematicamente inizia con la sconfitta del referendum sulla fecondazione assistita, e ha reso possibile il testo di legge sul testamento biologico contro cui proporremo, come Equality Italia, un referendum abrogativo qualora fosse approvato al Senato”. La gente applaude, la società civile c’è, e neanche questo è in fondo un mistero.
La Concia parla di un problema di cultura politica che attraversa tutta la sinistra, non solo il PD, “nessun partito mette sullo stesso piano diritti civili e diritti sociali, questa è la sfida vera, mettere al centro della proposta politica i diritti civili, ed è questo che deve fare la differenza con la destra.” Il riconoscimento della De Girolamo arriva subito “siamo diversi ma una destra moderna e liberale può collaborare sulle proposte che arrivano dalla sinistra per il bene comune.”
Puntuale arriva anche il richiamo di Mancuso al rispetto dei trattati europei sottoscritti dall’Italia all’unanimità, al trattato di Lisbona che ratifica le direttive antidiscriminatorie, e rivolge un appello al Partito Democratico affinchè inserisca i diritti civili nei “10 punti” per cambiare l’Italia, mentre l’appello di Pezzana è che si faccia un gay pride diverso, di denuncia e non di festa, che denunci l’arretratezza del paese. Paola Concia concorda, e in chiusura annuncia l’intenzione di costituire una class action per il riconoscimento del matrimonio da poco stretto con la compagna Ricarda in Germania, insieme a quanti sono nelle loro stesse condizioni. Salutando, ride “per una volta la mina vagante non sarò io, ma Ricarda.”
Redazione web Festa Democratica – Sara Guabello

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