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Francesco: sinistra attenta c’è il rischio subalternità – Gli Altri settimanale

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gli altriLa francescomania è scoppiata dentro le sinistre italiane. Francesco è il papa più simpatico che ci potesse capitare, attivissimo nel spargere bontà e comprensione, non neutrale, a destra e a manca, ha ammantato i mass media e l’opinione pubblica dei suoi gesti e dolci messaggi. Se deve condannare, parla della guerra, se vuole orientare propone la robusta teologia reazionaria su famiglia e morale sessuale, senza però lanciare anatemi e visioni pessimistiche del mondo. Ogni tanto a Francesco il latinoamericano, scappa qualche preoccupazione sulla presenza demoniaca nel mondo, subito accompagnata però da esortazioni alle genti ad abbracciare il Dio gioioso. E’ un’inutile perdita di tempo fornire giudizi su un pontificato appena iniziato, si vedrà nei fatti se Bergoglio rinnoverà la chiesa cattolica, rimuoverà sporcizie e compromissioni, che è facile imputare alla appena passata gestione della struttura gerarchia, più difficile sarà ammettere che è la stessa visione ecclesiologica vaticana a contenere in se i semi della contraddizione. (altro…)

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Kyenge: parole leghiste inaccettabili. Pd, Sel e M5S lascino l’aula del Senato | Gli Altri Online

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calderoliSulle parole di Roberto Calderoli quasi tutto il mondo politico e intellettuale italiano sono scesi in campo per condannare, una volta tanto, con forza degli insulti non scusabili nei confronti di Cécile Kyenge.

Ha ragione la ministra dell’Integrazione, le offese di Calderoli non riguardano solo lei ma l’intero Paese, perché un vice presidente del Senato non può parlare in quel modo, rappresentando le istituzioni italiane. I leghisti in queste ore cercano di minimizzare l’accaduto buttandola sullo scherzo o rincarando la dose, infilandosi in un vicolo cieco che giustamente preoccupa anche il presidente della Repubblica.  (altro…)

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Caro Barca, su gay e diritti civili il tuo manifesto è vecchio come il Pci.

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Fabrizio-BarcaDopo aver letto con pazienza, e qualche difficoltà le 55 cartelle del documento di Fabrizio Barca, i sentimenti che mi sovrastano sono: confusione, stupore, attesa. Non entro nel merito delle proposte economiche non avendo competenze adatte a commentare questa sorta di terza via proposta dal ministro, mi sembrano interessanti le suggestioni sui partiti, il loro necessario mutamento e soprattutto distacco dall’occupazione dello Stato. Non meno interessanti sono le analisi sul Pd, sul correntismo esasperato, e sull’effettiva carenza di democrazia. Anche le riflessioni sul come riorganizzare il campo della sinistra, la critica al mero utilizzo dei mezzi informatici (M5S) e di diversi e storici difetti del Pd induce a un approfondimento scevro da pregiudizi.

Cosa ingenera stupore? Si tratta di un lungo scritto d’impronta maschile, pensato con un sentimento neutrale, dove gli attori che agiscono nella società sono asessuati, dove le aspirazioni e le azioni sono spogliate da qualsiasi conflitto dei e tra i generi. Non una parola di senso sulla vera democrazia che si manifesta nell’uguaglianza di opportunità e di gestione dei poteri da parte dei generi. Le donne sono nominate in un solo passaggio, quando, nel ragionamento sulla riforma del Pd, si richiama la necessità di orari di apertura dei Circoli compatibili con quelli delle donne, degli anziani, e così via. Speriamo di aver tempo di aprire un reale confronto, ma il documento se intende essere una tesi politica, va completamente riscritto, perché una società di donne e di uomini pretende che le idee e le politiche siano davvero nominate. Consigliandomi di essere attendista, affronto la seconda questione.

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L’odore acre del corpo

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 n° 3 Rivista Outlet trimestrale in edicola dal 15 febbraio

di Aurelio Mancuso

La libertà è come una fastidiosa pustola che ti ricorda che qualcosa nel tuo corpo ribolle sempre. Ne vorresti far a meno, ma per effetto degli agenti esterni e interni è sempre lì inesorabile a suscitare raspamento intellettuale e fisico. Parola sovraesposta alle mode degli ultimi decenni, la libertà la trovi nel fustino del detersivo per lavatrici come negli articoli di Saviano, senza che tu l’abbia voluta richiedere ti sbatte la sua presenza inesorabile e sempre più consunta. Lo sfoggio di se stessa, nella rete come nei programmi di partito si compiace della sua svalorizzazione che ne fa una fede pret à porter saporita come le verdure che si acquistano all’Esselunga. Quel tuo vibrare intimo, dedicato solamente nei pochi e seri momenti di onanismo, non gli restituiscono la sapidità della passata conquista, perché anche il tuo corpo adolescenziale, come solcato dal tempo, la esalta nell’orgasmo da Ikea, carino, contenuto, ben proposto. La libertà è un piacere che nel tempo nostro è il lusso di abbandonarla e riprendersela quando se ne ha voglia, negandola a se stessi nelle carezze profonde degli amanti maleducati, da poter cacciare via l’istante dopo la risistemazione delle lenzuola. (altro…)

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Quella strana amnesia sul testamento biologico – settimanale gli Altri

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di Aurelio Mancuso

Il disegno di legge sul testamento biologico langue al Senato dopo che l’anno scorso fu approvato dalla Camera dei Deputati. Il testo nella pratica stravolge le intenzioni di chi sostiene la necessità che le dichiarazioni anticipate di trattamento possano stabilire con chiarezza la scelta delle persone in materia d’interventi terapeutici in caso d’incoscienza, esclude la possibilità che il paziente possa elencare i trattamenti cui non desidera essere sottoposto. In ogni caso, il testo afferma che alimentazione e idratazione “dovranno essere mantenute fino al termine della vita, ad eccezione del caso in cui le medesime risultino non più efficaci nel fornire al paziente i fattori nutrizionali necessari alle funzioni fisiologiche essenziali del corpo. Esse non possono formare oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento”. L’interruzione traumatica del governo Berlusconi e lo sfaldarsi della maggioranza di destra ha bloccato l’iter della discussione, che molti sperano sia abbandonato in vista delle elezioni politiche. In effetti, come ebbero a dire molti giuristi, intellettuali, medici, meglio non avere una legge che veder approvato un provvedimento ideologico, anticostituzionale, che impedisce la libertà di scelta delle cure. (altro…)

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