Il 22 maggio: Insieme a Josefa, ma niente leggi speciali – settimanale gli Altri
di Aurelio Mancuso
La nuova ministra Josefa Idem ha deciso di avviare un confronto ampio sul tema della violenza e delle discriminazione in ragione del genere, dell’orientamento sessuale e identità di genere, promuovendo per il prossimo 22 maggio una giornata insieme a tutte le reti e realtà associative impegnate in questa difficile battaglia. Dopo la vicenda della rimozione dell’esponente del Pdl Biancofiore da sottosegretaria alle Pari Opportunità, la ministra ha certamente compreso che il suo dicastero, a torto valutato come marginale, è invece l’avamposto istituzionale di un tema complicato e sempre esposto all’attenzione dei media. Quindi, centri anti violenza, telefoni amici, linee gay, femministe, sindacati, gruppi trans, come aveva pensato già a suo tempo Barbara Pollastrini, possono confrontarsi e condividere un’azione efficace. L’attenzione c’è tutta e la continuativa sequela di uccisioni di donne, di violenze di tutti i tipi perpetrate da mariti, fidanzati, ex, conoscenti, non può concedere indugi, ne affidarsi ai soliti appelli dei mass media, che alla lunga diventano stanchi rituali. La violenza sulle donne, l’omofobia e la transfobia delittuose, hanno radici comuni e differenze importanti. Il dominio del maschio eterosessuale su tutto ciò che per diritto divino e potenza della storia millenaria di supremazia, deve incarcerare ai suoi voleri le donne e le persone lgbt. Troni e Altari, filosofie e regimi dittatoriali, democrazie immature e uso strumentale delle conoscenze, hanno tramandato per le donne la sudditanza, per le persone lgbt il buio della clandestinità. (altro…)

Nel 2010 e’ partito a Grosseto, dove la sperimentazione e’ durata due anni. Dall’inizio del 2012 si e’ esteso ad altri quattro pronto soccorso: Arezzo, Prato, Lucca e Viareggio. E progressivamente si allarghera’ a tutti i pronto soccorso della Toscana. Il ‘‘codice rosa” e’ un percorso di accoglienza riservato alle vittime di violenza: donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari. Vede in azione una task force multidisciplinare composta da operatori sanitari e forze dell’ordine. In Toscana, unica Regione ad averlo attuato, finora il codice rosa ha prestato soccorso a circa 1.000 vittime di violenza. L’assessore regionale al diritto alla salute Daniela Scaramuccia presentera’ i primi risultati della sperimentazione condotta a Grosseto e nelle altre quattro Asl toscane, nel corso di una conferenza stampa che si terra’ domani, mercoledi’ 7 marzo, alle ore 13, a Firenze nella Sala Stampa di Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10. Con l’assessore prenderanno parte alla conferenza stampa Francesco d’Andrea, avvocato della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Firenze, Vittoria Doretti, medico della Asl 9, responsabile della task force del codice rosa di Grosseto, e Bruno Cravedi, direttore generale della Asl 4 di Prato. Nel corso della conferenza stampa si parlera’ anche del corso di formazione riservato agli operatori del codice rosa. Ai giornalisti verra’ distribuito il libro ”Codice rosa. Il magico effetto domino”, scritto da Giuseppe Meucci, Vittoria Doretti e Giuseppe Coniglio, edito da Pacini, sull’esperienza della task force di Grosseto. (fonte Adnkronos)



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