Il libro di Emiliano Reali

Di Aurelio Mancuso

Intrecci, ombre, storie che si rincorrono nell’intimità segreta di personaggi eterei piuttosto che in concrete pennellate di vita reale che accompagna l’oggi nella prospettiva di un passato letto con disarmante sincerità, persino crudezza, cui si accosta una linea temporale a tratti sbalzata, non completamente a fuoco, che ritorna nitida nell’epilogo, che può essere consolatorio, come duro e impassibile. In questa opera “Sul Ciglio del Dirupo” (DEd’A editore, pag 226 – € 12,00) raccoglie dieci anni del viaggio introspettivo dell’autore, Emiliano Reali, così come biografico di uomini, donne, ragazze e ragazzi appartenenti alle complessità del nostro mondo, che non fa sconti, se non la possibilità di perdersi e ritrovarsi nei sogni, nelle aspirazioni, così duri da sconfiggere persino dai drammi più estremi. Aperto dall’entusiastica e amorevole prefazione di Jonathan Doria Pamphillj, che parla della nuova fatica di Reali come di un regalo, perché è evidente “il suo percorso di maturazione artistica  e letteraria” il libro si srotola come in una corsa di alti e bassi emotivi, di tinte forti e sensuali, di liriche complesse e paradigmatiche, consegnando a due poesie l’apertura e la chiusura, entro cui si possono godere diciassette racconti di varia lunghezza. continua a leggere Storie che prima incuriosiscono, tendono a sollecitare inquietudine e instabilità e poi avanzano in un mondo frammentario, per ricomporsi come in un bizzarro mosaico, refrattario congiungersi per mettere in sequenza quadri barocchi, video acidi, corto e lungometraggi. Un puzzle delle asperità di cui è composta la città metropolitana piuttosto che le querce o le grotte; quel volto scuro, non sempre malinconico delle nostre roccaforti racchiuse, a tratti aperte alla socialità voluta o subita.  Dopo il grande successo di Se Bambi fosse trans? (Azimut, 2009) Emiliano Reali, ha, quindi, deciso di raccogliere, come in cofanetto di cui la chiave sta nel cuore di ognuna e ognuno di noi, emozioni, opportunità, d’incontri fatti di sofferenze ma anche di vittorie. Di chi intende fuggire dalla superficialità del mondo patinato, di chi si rifugia nell’amore valicando confini culturali e religiosi, di chi è in grado di insegnarci molto malgrado la malattia la limiti nel corpo, di chi cambia identità per trasgredire, di chi riscopre le proprie radici per vivere il futuro. Nessun accenno politico o di sociologia spicciola attraversa i racconti, quello che si trova sono storie personali, elementi consapevoli e meno di quelle linee di provenienza, censo, etnie, generi, identità e orientamenti sessuali che non bisognano di alcuna caricatura, né eccezionalità, tantomeno di cadute pietistiche e convenzionali. Tutte e tutti le voci che si alzano dal libro, sono sul ciglio di un dirupo non per eccessivo abbandono, ma per ritrovare la forza dello scorgere di appigli, dentro le proprie esistenze, nel rapporto con gli altri. Questi fuscelli, avvolti da una patina di romanticismo che spicca nella narrazione di un giovane scrittore attento a non eccedere, evidentemente coinvolto per metodo e per formazione personale, rendendo prossima la lettura, sono carne viva. Non stupisce che molti di questi racconti siano stati oggetto d’interesse per progetti cinematografici, realizzati o ancora in essere, abbiano vinto concorsi di poesia e di narrativa, siano stati utilizzati come materiale didattico, per attività sociali e divulgative. Dal ciglio del dirupo la prospettiva ci consegna sentimenti puri e rassicuranti corazze, in uno spazio dove si misurano i nostri limiti, l’arsura delle sconfitte, del dolore, delle violenze e delle gioie, dell’avvicinarsi del baratro.

Biografia

Emiliano Reali è nato a Roma. Nel 2001 è tra i vincitori del concorso nazionale “Giovani Parole” indetto dalla scuola Holden di Torino con il racconto La Corda d’argento contenuto in Sul ciglio del dirupo. La sua prima pubblicazione risale all’anno 2004 con il romanzo Ordinary (Serarcangeli), divenuto nel 2008 uno spettacolo teatrale per “Il Progetto Speciale Teatro 2007/2008” patrocinato dal Comune di Roma e dalla SIAE. Tra le pubblicazioni due favole illustrate, Il cristallo del cuore (Edigiò, 2008) e La reggia di luce (Edigiò, 2009), utilizzate come testi nelle scuole elementari. Sempre nel 2009 pubblica il romanzo Se Bambi fosse trans? (Azimut) un’opera di successo che ha riscontrato grande interesse critico. Nel 2011 pubblica Il seme della speranza (Diamond), testo adottato nelle scuole superiori per i ragazzi del biennio. Reali scrive inoltre per il cinema; è autore tra gli altri del cortometraggio Santallegria (MKM, 2011) con protagoniste Serena Grandi e Monica Scattini. Il suo sito internet è www.emilianoreali.it.

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