LOGO-GARANTISTA-450Di Aurelio Mancuso – Il Garantista      14 Settembre 2014

Sei il vedovo, ma non hai diritto alle tutele sociali. Questa è la curiosa conclusione di una vicenda che ci aiuta a capire come, anche nel nostro paese migliaia di cittadine e cittadini vivano sostanzialmente un apartheid di tutele. Per 45 anni Fred e George sono stati una coppia dell’Arizona, l’estate scorsa hanno deciso di sposarsi in California e purtroppo poco dopo George è morto di cancro. Il suo sposo, compagno di una vita ha cercato di farsi riconoscere i sussidi sociali previsti negli Usa, un giudice dell’Arizona l’ha autorizzato a farsi indicare sul certificato di morte come coniuge, ma siccome la normativa sui sussidi è federale, non potrà accedere ad alcuna tutela. Negli States, infatti, i complicati livelli normativi tra entità federale e singoli Stati, determinano forti disparità di trattamento non solo in materia di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, ma anche su aborto, diritti dei detenuti, pena di morte, consumo di droghe, diritto di famiglia. L’America generalmente rappresentata sui media è quella delle grandi città, in particolare New York, Washington, Los Angeles, San Francisco, così accade che spesso ci dimentichiamo della vastissima e conservatrice realtà dove furoreggiano i movimenti evangelicali, le organizzazioni e le istituzioni repubblicane della destra estrema, che difendono legislazioni liberticide. Se di Fred e George oggi si parla è grazie a Barack Obama e a una classe dirigente diffusa democratica che negli ultimi anni ha soppiantato establishment locali e nazionali del partito assai più prudenti, a volte affini con le politiche repubblicane. Solo nell’era obamiana Clinton ha riconosciuto di aver sbagliato a bloccare il coming out nelle forze armate e, la moglie, da segretario di Stato ha dato impulso a una vasta campagna per i diritti civili in particolar modo di donne, gay e minoranze religiose, appannata dall’attuale gestione Kerry. Fred ha dichiarato di esser soddisfatto, perché la sua condizione di sposo è citata almeno nel certificato di morte di George. In effetti, è un bel segnale e può aprire anche in Arizona un iter giudiziario, com’è accaduto in altri Stati, per il riconoscimento dei matrimoni egualitari. Da noi non è all’orizzonte un Obama e i tribunali, a differenza di quanto starnazzano i professionisti omofobi, applicano esclusivamente le norme. In Italia “nemmeno il dolore” come raccontava alcuni anni fa, la mai riconosciuta vedova di Nassiria Adele Parrillo, smuove le coscienze.

per info: http://digitale.ilgarantista.it/giornalistiindipendenti/

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