BOLDRINI ELETTA PRESIDENTE CAMERA/SPECIALENIENTE CONTRO LA PERSONA, MOLTO CONTRO IL PIAGNISTEO

di Aurelio Mancuso

Il dolore in politica attraversa i secoli dell’ipocrisia, dei pianti di coccodrillo, delle sceneggiate pubbliche e i cinismi privati. Nell’era moderna del disastrato Stato italiano, la contrizione e la condivisione delle sfighe provate dal popolo diventa un fattore essenziale di distinzione, per comporre un medagliere di atti di dolore che sia adeguato alla narrazione, che deve partire sempre dalla carne viva della società sinistrata. La pietas unita alla volontà della ragione è di esclusiva competenza della sinistra, che a differenza della destra non privilegia mai la violenza e l’individualismo come caratteri fondanti delle sue raffigurazioni allegoriche mediatiche. Il luogo del sangue, virile proposizione di un’etica guerresca dove si incontra la lascivia, fino allo sconfinamento dell’edonismo, del divertimento e della simpatia, è pienamente occupato dalla destra, in concreta sintonia con gli ancestrali sentimenti del popolo italiano. La sinistra invece campeggia con determinazione il luogo della sofferenza (di cui maestra è la chiesa cattolica con cui condivide molte pose pubbliche), della rinuncia e del dolore. Non deve, quindi, stupire se il discorso d’insediamento di Laura Boldrini a presidente della Camera, abbia rammentato un’antica orazione funebre. (altro…)

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