ignazio-marino-2Caro Sindaco Ignazio Marino,
ieri sera alla manifestazione alla Gay Street hanno partecipato diversi consiglieri comunali, presidenti di Municipio, rappresentanze della Regione, deputati e senatori, molti politici di sinistra e di destra, ma tu non c’eri. Così come non venisti al Pride, a una settimana dalla tua elezione in Campidoglio, perché dovevi riposare, ieri sera si dice tu fossi impegnatonella redazione del bilancio. Eppure in bici, in cinque minuti dal Campidoglio in via San Giovanni in Laterano, ce la potevi fare, a esser presente, magari solo per un momento. La comunità lgbt ti ha fortemente sostenuto in campagna elettorale, certa che la tua elezione segnasse una discontinuità rispetto all’amministrazione Alemanno. Ti ho sostenuto fin dalle Primarie, ho contribuito a scrivere il tuo programma sulla parte riguardante i diritti civili di tutte e tutti, mi son sentito tradito, perché tu come Sindaco ieri sera ci dovevi essere. Non sottovaluto, i gesti approvati all’unanimità dall’Assemblea Capitolina, di voler esporre la bandiera rainbow dal 5 al 15 gennaio, o il tuo impegno per licenziare al più presto il Registro delle Unioni Civili, ma la tua assenza non è giustificabile, perché al netto delle decisioni simboliche, la morte di tre ragazzi gay in un anno, evidenziano un dramma sociale enorme, che attiene all’abbandono in questa città. Tu come Sindaco di tutti, avresti dovuto esser con noi, assumerti degli impegni, non per i gay e le lesbiche, ma per rispondere con strumenti concreti alla solitudine e all’emarginazione di tutti gli adolescenti e giovani romani.

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