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Ichino in cattedra. Il mercato dei diritti un’anomalia tutta nostra

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Tutta questa discussione sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che per fortuna almeno per ora è stata stoppata dal PD, alimenta una riflessione che non può conchiudersi nel confronto, pur importantissimo sulla riforma del mercato del lavoro. Certo il lavoro, come ci rammenta la Costituzione è  il primo fondamentale diritto su cui è fondata la nostra convivenza, ma oggi alla luce di come è cambiata la società sostanziale italiana, come leggere questa affermazione? In primo luogo quando i diritti si difendono si perdono, quando si promuovono ne fanno scaturire di nuovi, e questa lezione dovrebbe essere tenuta a mente sia da parte delle forze politiche e da questo strano governo tecnico e sia dai sindacati. (altro…)

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Perché abbiamo tradito il Natale

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Il 25 dicembre dell’anno zero nacque Gesù a Betlemme in una mangiatoia attorniato dalla Madonna e San Giuseppe, il bue e l’asinello, i pastori, e poi i Re Magi, con tanto di stella cometa a completare l’edificante quadro. Sappiamo che questo fermo immagine, arricchito dal Medioevo passando dal Rinascimento fino all’epoca Barocca e arrivando ai giorni nostri, in realtà è frutto di una sapiente ricostruzione ideologica della nascita del Cristo. Molte  sono le citazioni rispetto a religioni precedenti, a cominciare dalla datazione del 25 dicembre, così come il mito della vergine partoriente, stelle comete, fasci di luce e così via. In primo luogo conviene ritornare ai Vangeli per scoprire che il numero dei Magi non è conosciuto, ma come Matteo indica “alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme”. (altro…)

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Ministri e giornalisti, arroganti e incendiari.Per fortuna c’è la Cgil…

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E’ davvero curioso che commentatori e ministri sollecitino in queste ore la Cgil, e nella fattispecie la sua energica Segretaria Generale Susanna Camusso, a moderare i toni delle critiche rispetto alla proposta di mettere mano all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. In particolare sia ieri sera a Porta a Porta con un commento a un servizio sul tema, e oggi su il Corriere della Sera, Antonio Polito, acuto commentatore e in genere equilibrato osservatore con robusta memoria storica, invita a non ritornare al passato, quello dello scontro ideologico. Nel servizio di Porta a Porta l’accostamento (involontario?) alle critiche mosse dal più grande e rappresentativo sindacato italiano, con la possibilità (altro…)

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Il grigiore di Mario, il colore di Silvio. Ma sono la stessa identica cosa

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Dopo tanti anni di libertinaggio politico classista, ora si è inaugurata la stagione della sobrietà, concetto positivo, che però nell’intenzione dei propugnatori va inteso come una più approfondita campagna moralista sui costumi, letteralmente intesi, e sugli atteggiamenti e i linguaggi. Insomma questo Paese non ce la fa proprio a essere moderato, bisogna passare dai Bunga Bunga alla recita collettiva della Compieta. Naturalmente così come il libertinaggio sfrontato, machista e classista di Berlusconi procurava forti sentimenti di contrarietà, anche la crociata sulla sobrietà a breve sarà contrastata e ridicolizzata. Per portarmi avanti, da buon moderato, mi pronuncio contro l’idea che la dignità delle istituzioni, il ristabilirsi di un minimo di decoro e di rispetto nei confronti dei generi, delle persone che ogni giorno in silenzio mandano avanti l’Italia che produce, passi attraverso un’acquisizione generalizzata di uno stile calvinista. continua a leggere

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La nostra regina, timida e selvaggia

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 di Aurelio Mancuso

Settimanale gli Altri 11 novembre 2011

Il 24 novembre del 1991 fu per la comunità gay mondiale un vero e proprio choc: era morto Freddie Mercury. Nonostante solamente il giorno prima Mercury avesse rivelato al mondo di essere malato di Aids, nella comunità gay questa realtà era risaputa, anche se non si pensava che l’evento, allora la condanna a morte era inevitabile, sarebbe accaduto così presto. Non lo pensava nemmeno la più ristretta cerchia dei suoi collaboratori, la sua band che era in pratica la sua famiglia, i suoi amici più cari tra cui Dave Clark, il suo compagno Jim Hutton. continua a leggere

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