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Caro Monti, ma quale consenso? Sembri il duce

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Egregio presidente del Consiglio Mario Monti,

la dichiarazione di oggi, secondo cui, lei ha il consenso e i partiti no, è una bella scivolata nell’autoritarismo più becero. Noi cittadine e cittadini italiani, ogni giorno malediciamo i partiti che votiamo o che non riusciamo a votare, ma ci ricordiamo che esiste una Costituzione che affida a questi strumenti essenziali per la democrazia, un compito preciso: organizzare le idee e le aspirazioni delle persone e cercare di renderle concrete attraverso il lavoro istituzionale, primo fra tutti quello legislativo.

Insomma, non vorremmo renderle la giornata difficile e amara, ma lei non ha ricevuto un voto popolare, è assurto alla carica di presidente del Consiglio, nel pieno rispetto delle disposizioni costituzionali, forzando politicamente un quadro parlamentare certamente debole e inadeguato, pur sempre legittimato a sostenere un governo, che a noi non piaceva, eletto democraticamente dal popolo.  continua a leggere

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PD: per uscire dal limbo superiamo il giustizialismo – settimanale gli Altri

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Sono iscritto al PD da due anni e sinceramente non ho ancora capito quante e come sono organizzate tutte queste correnti, sotto correnti, fondazioni, aree, conciliabili e intrattenimenti vari. Chiariamoci, i Circoli esistono, la vita democratica e territoriale esiste,  e forse è l’unica che ha un po’ di coerenza da Bolzano a Siracusa, ma l’orchestra proprio non riesce a suonare una sinfonia adatta perlomeno agli uditi non professionali. Mi basterebbe comprendere se su quei dieci punti più volte evocati da Bersani, che dovrebbero essere il collante programmatico del PD, ci sia almeno una prima bozza, invece ci attardiamo su polemiche interne che quasi nessuno comprende. (altro…)

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La Santa Baracca non regge più – Settimanale “gli Altri”

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di Aurelio Mancuso

Quando si pensa di stupire con benedetti scoop provenienti dai sacri palazzi vaticani, che raccontano d’intrighi, invidie, detronizzazioni, è chiaro che si è immersi nel gioco antico di fornire allo Stato più anacronistico del mondo, una valenza positiva. Premesso che prestarsi a far da passacarte dei vari “corvi” della Curia non è giornalismo ma pettegolismo, presentare come eccezionali rivelazioni che riguardano le pugnalate curiali, è un’operazione di rimozione storica buffa e che favorisce l’ignoranza e la goffa reverenzialità nei confronti di un’istituzione cupa, reazionaria, medioevale. Solo Dio sa quanto rimane da vivere al papa, sicuramente il suo pontificato è infecondo per tre ragioni essenziali. I suoi sforzi contro la modernità risultano disperati e indigesti a una parte consistente, e silente, della cattolicità occidentale. (altro…)

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Il fumetto delle rose. Arrivano in Italia i manga gay e lesbici

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Settimanale gli Altri QUEERCARTOON

di Aurelio Mancuso

In attesa che la vita reale regali alle persone lgbt italiane la possibilità di potersi costruire rapporti d’amore riconosciuti e tutelati nasce a Bologna la prima casa editrice di manga gay. Da giugno dell’anno scorso questo nuovo progetto si caratterizza nel proporre una linea di fumetti “pop e divertenti, ma anche romantici e sensuali provenienti da ogni parte del globo”

.“Renbooks è la prima casa editrice italiana di fumetti totalmente dedicati al pubblico GLBT. – spiega Rino Giordano, che ha fondato la casa editrice –  lo staff è composto da professionisti del settore che lavorano insieme da anni e che da tempo, dopo aver costituito il service editoriale Ren studio e dato il via alla linea di web comic gratuiti Ren comics, volevano realizzare un progetto editoriale stimolante”. (altro…)

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Pd in fermento: il Bersani conteso da centristi e vendoliani

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Sono molti gli appuntamenti in questo periodo di inizio anno che contrassegnano la lunga marcia che porterà il PD a dover scegliere quali alleanze stringere alle elezioni politiche. Si moltiplicano, quindi, convegni, assemblee, primarie in preparazione dei prossimi appuntamenti di primavera, tra cui una tornata di amministrative.  Cosa sta accadendo lo si può evincere in primo luogo da una sempre più eccitata corsa al riposizionamento. Nella sostanza, in mezzo c’è Bersani che tiene ferma la proposta delle alleanze che si può riassumere: costruire il centro sinistra e verificare se vi sono aree politiche e della società che condividono la proposta di governo. (altro…)

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