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Liste antisemite: insulti a Profumo, Mancuso e Pasqua. Condanna dal mondo politico e comunità ebraica

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 Una foto del ministro dell’istruzione Francesco Profumo con sulla fronte il numero 666, e la definizione di “ebreo nazista”, per aver chiesto un minuto di silenzio per i bambini uccisi a Tolosa e non per “i 1500 bambini palestinesi ammazzati dallo Stato nazista di Israele”. Lo ha pubblicato il sito antisemita Holywar, non nuovo a queste azioni. Nel mirino anche il giornalista di Repubblica Marco Pasqua e il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso. Solidarieta’ a Profumo e’ venuta dalla parlamentare del Pd, Paola Concia, da Nichi Vendola presidente di Sinistra Ecologia Libertà e dal mondo delle associazioni dei diritti gay. Solidarieta’ anche dalla comunita’ ebraica, gia’ colpita la scorsa settimana dallo stesso sito con le liste antisemite: “Siamo costernati, ma non sorpresi per gli insulti rivolti ancora una volta da questo sito nei confronti del ministro Profumo. (altro…)

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Aurelio Mancuso (Equality Italia) contro Vauro: “Su Fiorito una vignetta ignobile, fa schifo”

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“E’ una vignetta che fa schifo, semplicemente ignobile”. Questo il commento di Aurelio Mancuso, attivista per i diritti LGBT e presidente di Equality Italia, alla vignetta disegnata da Vauro e pubblicata oggi su Il Fatto Quotidiano. Lo schizzo rappresenta Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl nel Lazio, nel panni del carcerato. Con lui in cella altri due carcerati, che lo guardano con fare minaccioso. “Ebbravo Batman… Adesso però ce fai Wonder Woman”.

“E’ una vignetta che non fa ridere per niente”, commenta Mancuso. “Mette insieme, con pessimo gusto, due questioni assai delicate: la violenza sessuale dentro le carceri e la condizione degli omosessuali e dei transessuali dentro le carceri”.

Per Mancuso, il disegno di Vauro è “ignobile” perché prende in giro le persone “per una condizione non scelta da loro”. “In questo Paese, a differenza di altri paesi più civili, i detenuti non hanno diritto alla sessualità”, commenta il fondatore di Equality ed ex presidente nazionale di Arcigay. “Non ci sono le cosiddette stanze dell’amore e i carcerati non hanno diritto a trascorrere momenti di intimità con le persone amate”. Per Mancuso, questo è già di per sé un buon motivo per non ironizzare sulla vita sessuale dei detenuti, visto che gli è di fatto privato l’amore.  (altro…)

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Prodi: come un Cesare che aspettava le pugnalate – gli Altri

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Una pioggerellina fastidiosa e un cielo grigio immergevano Roma ancora un po’ assonnata, quando i primi d’ottobre del 2007 una strana delegazione varcava il portone di Palazzo Chigi per incontrare Romano Prodi, presidente del Consiglio. L’occasione era la convocazione della grande manifestazione unitaria della sinistra “Siamo tutti un programma” sostenuta da un appello promosso da Il Manifesto, Liberazione e 15 personalità della sinistra. Oggetto concreto dell’iniziativa era di spingere il governo a varare finalmente, dopo le misure di contenimento della spesa, la famosa seconda fase di azioni per la crescita e la promozione di diritti sociali e civili. Strana la storia, le fasi politiche si ripetono più o meno drammaticamente, e allora si volevano misure a sostegno del lavoro giovanile e femminile, contro il precariato, per i diritti civili, poco è cambiato, se non in peggio. (altro…)

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Audio – Di Pietro su Rai 1 e Canale 5 per criticare Pd e Pdl offende i gay

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La mia reazione

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Stefano Rodotà al congresso di Equality Italia

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